No, non mi sono sposato, non sono diventato buddhista, non ho nemmeno preso i voti di sacerdozio o smesso di tessere trame.
![Lodi Stefano – Qualcosa è Cambiato](http://fast.mgpf.it/thumb-20051208_lodi.gif “Stefano Lodi – Qualcosa è Cambiato”) “Qualcosa è cambiato” non si riferisce a me, ma al titolo di un **meraviglioso volume** in poesia scritto da un caro amico, un compagno dei giorni di gioventù a cui devo molto e che moltissimo ha influenzato, con il suo gusto poetico e con la sua visione della vita un poco lugubre ma sempre meravigliosamente propensa a vedere i particolari poetici di qualunque cosa.
Stefano Lodi mi ha insegnato **la metrica**. E non sottovalutate cosa questo significhi per un programmatore.
Per Stefano (nickname LoSt) la metrica è tutto. Anche nella vita di tutti i giorni, ed inizia il volume proprio con:
>Il verso libero *mi dà fastidio*,
> mi dà vertigini, mi disorienta;
> lo vedo quasi come *un omicidio*:
> la lirica nel verso sciolto è spenta;
Il volume, arioso e pieno di **immagini vive** quasi fossero piccoli Haiku, è la sua fatica dopo essere arrivato finalista nel prestigioso concorso letterario *«J. Prévert»* 2005, è edito da Montedit nella collana “Le schegge d’oro”.
Potete trovarne un estratto anche nella [pagina del volume](http://www.club.it/autori/libri/stefano.lodi/prefazione.html) sul [Club Degli Autori](http://www.club.it/autori/libri/stefano.lodi/prefazione.html).
E’ in ventita Online presso l'[Internet Bookshop](http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=154&c=TTT5P6NPWU5TT).
Di lui [Silvio Raffo](http://www.italian-poetry.org/raffo.htm) scrive:
> Stefano Lodi pare destinato a un’interpretazione poetica della vita da una sorta di vocazione genetica; come se per lui lo scandire in ritmi le stagioni dell’esistenza fosse una sorta di necessità, una modalità di “respiro” alternativa a quella naturale.
> Stefano Lodi è se stesso, si direbbe, solo nella sua Poesia (…).
> Nulla di straordinario, né di stravagante, per quanto riguarda i contenuti: situazioni del quotidiano, problemi che qualsiasi essere umano potrebbe riconoscere come propri (delusioni d’amore, difficoltà nel trovare un lavoro, lutti imprevisti, equivoci nella comunicazione); (…pare…) egli voglia dimostrare la possibilità di **”tradurre” la vita in Poesia**, e vedo il suo caso come una testimonianza di quanto la Poesia possa “salvare la vita”, se si riesce a cogliere “nel mondo un gusto delicato”, quel “qualcosa di sfuggente”, che “al cuore dona un’emozione”.
E scusate se il trovare qualcosa di poetico nelle difficoltà della vita o anche nella banalità di un gesto solenne o ripetitivo o necessario è poco: in un periodo di normalizzazione forzata e di abbattimento culturale, dove gli unici sentimenti sono dettati da reality o da filmoni americani è necessario e apprezzabile riscoprire che esistono anche sentimenti legati al comune. Che esiste una VITA di sentimenti da apprezzare.
Lo consiglio vivamente a chiunque di voi ami leggere, ogni tanto, qualcosa **stilato con il cuore** e voglia veramente scoprire e riscoprire che la vita è **l’infinita poesia insita delle piccole cose**…
> Qualcosa è cambiato – Stefano Lodi
> *Collana Le schegge d’oro (i libri dei premi)*
> *12×17 – pp. 40 -* **Euro 5,00**
> ISBN 88-6037-025-6
E potete ordinarlo [qui](http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=154&c=TTT5P6NPWU5TT).
Cinque euro sicuramente ben spesi…