Ritengo molti, molto interessante l'[articolo sul Washington Post][1] che riguarda le attività della IARPA *(Intelligence Advanced Research Projects Activity)* sui [mondi virtuali][1] e le relative problematiche **di anonimato e sicurezza**.
Il concetto è abbastanza semplice: mondi come SecondLife e come W.O.W. sono sicuramente un **ottimo luogo di ritrovo** per l’organizzazione e la gestione di eventuali **attacchi terroristici**, proprio in virtù della loro **predisposizione all’anonimato** ed alla delocalizzazione.
In questo ambito si fondano quindi gli studi della IARPA , primo tra tutti quello **di controllo**, in coppiata con la CIA , delle attività online e la creazione di sistemi atti alla **profilazione ed all’investigazione** in contesti “virtuali”.
Quindi, al solito, siccome **eventualmente qualcuno** commetterà illeciti o reati, TUTTI sono **controllati a vista**, nella più normale infrazione delle norme di privacy che l’informatica odierna ci **ha insegnato ad accettare**… Ma di questo prometto, **parlerò presto**.
*(via [Slashdot](http://it.slashdot.org/article.pl?sid=08/02/07/0322256&from=rss))*
[1]: http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2008/02/05/AR2008020503144_pf.html