Beppe, la Dieta e lo schifo italiano

B

[Beppe][1] è un **amico di vecchia data** e una persona che **stimo tantissimo**, da sempre.
L’ho incontrato in tempi non sospetti mentre lavoravo ad Al Village era ancora Tisifone e mi ha insegnato in un periodo in cui ero fatto solamente di tracotanza ed entusiasmi giovanili **come si fa a gestire i progetti con un sorriso**, come gestire tutto con **pacatezza, riflessione** e sempre in modo **cordiale e tranquillo**. In tutto.
Dio solo sa quanto ho invidiato il suo savoire faire, il suo **essere gentleman** anche quando il clima era delirante e la gente urlava. Il suo cercare la mediazione dove per me vi era spazio solo per i vaffa.

Ha iniziato a seguirmi tanto tempo fa, commenta i miei post e mi ha sempre guardato **con un po’ di deferenza**, non sapendo, probabilmente, che **la deferenza era la mia** leggendo il [suo blog][2] con interesse e molto attentamente.

Il suo [ultimo post][2] mi ha fatto riflettere, e molto, principalmente perché rappresenta la stessa mia visione **della politica e delle prossime elezioni**.

Sono un elettore di **destra moderata** ma **non posso, non voglio, non devo votare per Berlusconi**. E se significa votare sinistra che sia, l’ho già fatto in passato per fare cadere il precedente governo, in un atto di **sacrificio dell’ideale** per mera questione di **coscienza**.
Ma Veltroni **non è Votabile**. Punto. La coalizione guazzabuglio che lo ha messo insieme non è **possibile**. Non è **proponibile**. Non è **ammissibile**.

Se vincesse uno qualunque dei due schieramenti mi **vergognerei dell’essere italiano**. E non voglio che sia così.
Voglio sentirmi orgoglioso della mia patria, della mia identità nazionale, delle persone, gli italiani, che [sanno cambiare il mondo][3].

Ma le elezioni sono arrivate **troppo presto**, Non è ancora tempo e non sono riuscito a muovermi come avrei voluto.
Ve ne chiedo scusa, scuse pubbliche a tutti. Per la prossima volta sarò pronto, **lo prometto**.
E per questa, mi chiedete voi?
Non posso fare altro che [concordare con Beppe][2] ed arrivare alle medesime sue conclusioni:

> Scelgo il menu’ di destra o quello di sinistra oppure uno degli altri menu’ “minori”?
> Do un’ultima occhiata veloce e prendo la mia decisione.
> Mi alzo dalla sedia e volto le spalle ai cuochi.
> Loro mi guardano senza capire.
> “Ma se non sceglie qualcun altro lo fara’..”
> “Che gesto di irresponsabilita..’”
> “Sicuramente e’ uno mandato dal ristorante di Franco Cicala..”.
> Sento le loro parole che mi inseguono senza scalfirmi.
> Ho preso la mia decisione.
> Sono libero di **non scegliere porcherie solo perche’ sono le uniche che mi vengono proposte**.

[1]: http://www.bragiu.net/
[2]: http://www.bragiu.net/index.php/2008/03/11/la-dieta/
[3]: http://www.cyphersec.com/?p=268

l'autore

Matteo Flora

Mi chiamo Matteo Flora, sono imprenditore seriale, docente universitario e keynote panelist e divulgatore. Mi occupo di cambiare i comportamenti delle persone usando i dati.
Puoi trovare informazioni su di me ed i miei contatti sul mio sito personale, compresi i link a tutti i social, mentre qui mi limito a raccogliere da oltre quattro lustri i miei pensieri sparsi.
Buona lettura.

di Matteo Flora

Matteo Flora

Mi chiamo Matteo Flora, sono imprenditore seriale, docente universitario e keynote panelist e divulgatore. Mi occupo di cambiare i comportamenti delle persone usando i dati.
Puoi trovare informazioni su di me ed i miei contatti sul mio sito personale, compresi i link a tutti i social, mentre qui mi limito a raccogliere da oltre quattro lustri i miei pensieri sparsi.
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