Avrete notato un cambio direzionale, ancora una volta, nell’impostazione del Blog dalla giornata di oggi.
Ancora un volta si cambia direzione, ancora una volta si cambia, forse, impostazione.
L’ultimo anno è stato pieno di soddisfazioni e, avrete notato, alquanto pregno di impegni e di necessità che mi hanno portato a scrivere poco o nulla su questo blog. Non l’ho però dimenticato, lui e i circa 40.000 *(unique nda)* di voi che mensilmente lo guardano e lo commentano.
Dicevi qualche anno fa di sentire pesante la responsabilità di quello che andavo a scrivere e che sembra che per voi rivesta così tanta importanza: ad un “grande” potere corrisponde, quasi sempre, una grande responsabilità che nel corso dell’ultimo anno ho cercato di riempire con una serie di spunti di riflessione per non lasciare “troppo” vuoto.
Si cambia rotta in modo discorsivo, lasciando quasi tutti gli orpelli per un look scevro di fronzoli, andando sempre più nella sostanza. E avrete sicuramente notato che il blog sta diventando sempre meno tecnico e sempre più personale.
E’ giusto così, forse, quando passa dall’essere la vetrina di “un professionista” al piccolo blocco degli appunti e palestra di riassetto di pensieri di un “giovane imprenditore”, termine che non smetterà ancora credo per un bel po’ di farmi sghignazzare.
The Fool è nata non per gioco, ma per un preciso progetto che con il (e grazie al) mio socio stiamo portando avanti. The Fool è una filosofia prima che una azienda. ed è così che deve essere.
Ma mi rendo conto di essere stato ben poco trasparente, in questi mesi e forse in questo anno e mezzo, su quello che credevo, quello che pensavo, come avevo intenzione di portare avanti le mie idee e, in generale, sulla mia “vision” non solamente aziendale, ma direttamente di vita.
The Fool nasce per avere successo da un fallimento: per anni ho provato a comunicare le mie idee alla “comunità italiana”, “sprecando” tempo e risorse cercando di convincere sulla necessità si sicurezza, di privacy, di anonimato, di nuove tecnologie, di mining intelligente dei dati.
E così, ad un certo punto, mi sono stufato di fare l’Evangelist e ho deciso che avrei *FATTO* qualcosa, invece di *suggerire* qualcosa al mondo. Mi sono rimboccato le maniche, ho cercato le risorse che mi servivano per iniziare un lungo progetto fatto di grandi mattoni.
E Lastknight.com è rimasto in questo lungo percorso un po’ nell’ombra.
Ma lo svecchieremo un po’, non preoccupatevi: ho intenzione di raccontarvi un poco di più di come vedo le cose e di come le sto portando avanti, di quella visione che contraddistingue The Fool ed i progetti che sta incubando.
Potete dire in giro che Lastknight è tornato.
Stay hungry, stay foolish.