Scrivo questo post asserragliato in bagno. Sono le 16.55 di Domenica 25 Ottobre e non è un malanno intestinale che mi chiude qui, ma un principio di spaesamento comunemente detto “convivenza” che mi ha un poco spaesato negli spazi di casa mia.
Avere il “Ghiro Rosa” *(definizione della compagna sottratta a Massimiliano Mackley)* per casa significa essere felicissimi di averla sempre in mezzo ai piedi ma anche una grossa ristrutturazione delle abitudini comportamentali e, per un autistico latente come me, arroccarsi in bagno cercando intimità con il pc per le mani seduto in terra a gambe incrociate. Passerà :)
Per il resto si tratta di montare decine di mobili, di spostare le mie cose solo nell’anta sinistra e lasciare la destra libera, rinpinguare il frigorifero, risistemare gli orari per non fare le 3 del mattino in ufficio 3 giorni su 4. In altre parole regolarizzare una vita che è sregolata da decenni quasi per definizione. Ma è una esperienza incredibile :)
Premesso che vedrà nel limite del possibile di raccontarla, ammesso che ve ne freghi qualcosa, il post odierno è invece il primo di una serie di post saltuariamente incostanti che non centreranno