La diatriba di queste ore tra #Trump e #Twitter è molto più che non l’ennesima sparata di un capo di stato in manie di protagonismo, ma l’inizio di un serissimo dibattito sulla Libertà di Espressione Online.
E se davvero non si tratta di Censura, come ho letto a sproposito in un sacco di articoli, si tratta di una sensibile modifica alla visibilità e probabilmente di un ampio travalicare i diritti concessi anche dalla normativa americana a favore di una narrazione “di parte” della politica. E questa volta dobbiamo riflettere seriamente sulla possibilità che Trump abbia ragione, e che davvero i Social Network nella attuale configurazione possono rappresentare una minaccia per la tenuta democratica del dibattito politico.
Quindi ho deciso di fare uno speciale per raccontare cosa è l’Art.230, quali sono le problematiche che stiamo vivendo, se si tratta di censura o meno, perché è necessaria una riflessione seria e perché, alla fine… Trump potrebbe anche avere ragione.
Le risorse più importanti
- L’Executive Order di Trump
- La spiegazione del 230 CDA da Wikipedia
Commentari
- ThePrint, L’annuncio del Fact Checking di Twitter a Febbraio
- Techcrunch, Un approfondimento sulle posizioni e sul 230
- ArsTechnica, Zuckerberg “schifa” il fact-checking dopo aver lanciato il fack-checking…
- Sydney Morning, Trump doesn’t care if he wins his fight with Twitter, he just wants the battle
- Vanityfair, sulla implementazione dei filtri
- CNN, La Guerra di Trump alla Verità, non a Twitter
- VOX, Le differenze di strategia tra Twitter e Facebook sul caso Trump
- NY Times, Il secondo attacco di Twitter a Trump
- CNN, Twitter ora è in un mare completamente sconosciuto…